Descrizione

Programmazione Educativa d’Istituto

“ … se si tratta una persona come sembra che essa si meriti di essere trattata, la si rende peggiore, ma se la si tratta come se fosse già quello che potenzialmente potrebbe essere, la si fa diventare ciò che dovrebbe essere”. (Goethe)

Premessa e finalità generale

Il Liceo Scientifico Nino Cortese nella sua “Carta pedagogica”, documento che costituisce il quadro di riferimento per l’elaborazione dei piani d’intervento a medio e lungo termine dei consigli di classe e dei singoli docenti, condiviso e attento al contesto socio-culturale in cui la scuola opera, precisa i principi ispiratori, il fine e definisce gli obiettivi fondamentali della sua azione educativa.

Esso si propone come comunità educante all’interno della quale gli studenti e le studentesse hanno l’opportunità di crescere sul piano culturale e umano e come istituzione che persegue l’obiettivo di formare cittadine e cittadini solidali e responsabili; aperti alle altre culture e pronti ad esprimere sentimenti, emozioni e attese nel rispetto di se stessi e degli altri; capaci di gestire conflittualità ed incertezza, di operare scelte ed assumere decisioni autonome, agendo responsabilmente.

Pertanto, gli obiettivi fondamentali che la nostra scuola intende raggiungere sono i seguenti:


Obiettivi formativi

  • Educare alla convivenza democratica;
  • Creare le condizioni perché la scuola sia ambiente di apprendimento e comunità educante;
  • Ampliare l’orizzonte socio-culturale dei propri allievi;
  • Sviluppare le competenze orientative
  • Comprensione delle relazioni tra situazioni ambientali, culturali, socio-politiche ed economiche;
  • Conoscenza e valorizzazione del territorio e delle sue risorse economiche culturali e civili.

Obiettivi sociali

  • Promuovere la scoperta del valore delle diversità;
  • Stabilire rapporti nel rispetto di sè e degli altri;
  • Promuovere i principi della convivenza civile;
  • Saper agire in modo consapevole e costruttivo.

Obiettivi culturali

  • Promuovere l’acquisizione di strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della realtà attraverso la conoscenza e l’organizzazione dei contenuti e dei linguaggi specifici;
  • padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa in vari contesti;
  • promuovere l’acquisizione di conoscenze, abilità e competenze sia adeguate al prosieguo degli studi di ordine superiore, sia all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro, sia coerenti con le capacità e le scelte personali;
  • imparare ad imparare per tutta la vita, in modo da essere in grado, sempre, in qualsiasi circostanza di mobilitare i propri saperi di fronte ai problemi, manifestare il proprio gusto, interrogarsi sul senso delle cose ed esprimere un pensiero critico.

Indicazioni metodologiche

La scuola non ha più il compito di trasmettere una cultura “finita”, ma una formazione aperta ad acquisizioni successive, per questo la qualità metodologica è più importante della quantità delle conoscenze. Il sapere moderno non contempla più “contenuti trasmissivi”, ma capacità e abilità in grado di autogenerazione, di autoinformazione, di autoaggiornamento. Occorre che il “soggetto in formazione” sia alfabetizzato e successivamente sia corredato delle “capacità del fare da sé”. Insomma, come giustamente afferma Morin, bisogna tendere a “teste ben fatte”, piuttosto che a “teste ben piene”. Pertanto, al centro del processo di insegnamento/apprendimento è posta la persona come essere unico ed irripetibile nei suoi molteplici aspetti: affettivo, emotivo, sociale, cognitivo, etico e perciò l’alunno è considerato un soggetto attivo del processo educativo, portatore di conoscenze e di bisogni. L’apprendimento educativo, per essere tale, deve stimolare al meglio e in tutte le dimensioni le capacità di ciascuno affinché diventino competenze. Un soggetto è riconosciuto competente quando mobilitando tutte le capacità di cui dispone, utilizzando le conoscenze e le abilità apprese è in grado di:

  • Operare scelte personali ed assumersi responsabilità rafforzando l’autonomia, la stima di sé e l’identità;
  • interagire, condividere corresponsabilmente e confrontarsi con i valori della Costituzione italiana attraverso la conoscenza dei diritti e dei doveri dei cittadini;
  • verificare ed adeguare il proprio progetto di vita;
  • conoscere e praticare funzionalmente la lingua inglese;
  • comprendere, per il loro valore, la complessità dei sistemi simbolici e culturali;
  • avere strumenti di giudizio sufficienti a valutare sé stessi, gli eventi, i comportamenti umani e sociali alla luce dei grandi valori ispiratori;
  • avere consapevolezza delle proprie inclinazioni naturali.
  • Tenendo presenti le peculiarità delle competenze da raggiungere si ritengono validi percorsi metodologici educativi improntati a:
  • Valorizzare l’esperienza e la conoscenza degli alunni;
  • rispettare i diversi stili cognitivi;
  • favorire l’esplorazione e la scoperta stimolando il pensiero divergente, dando il giusto spazio alla didattica laboratoriale, al percorso del problem-solving, alla deduzione e alla induzione, alla lezione frontale interattiva, alla sperimentazione di metodologie diverse (lezione sul campo, visione e decodificazione di audiovisivi, stages ed esperimenti guidati, ecc.) per rendere sempre più partecipi i discenti e stimolare abitudini e capacità;
  • promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere al fine di “imparare ad apprendere”.

Di conseguenza ogni docente formatore, presa visione dell’analisi dei bisogni formativi e culturali espressi dagli allievi attraverso i test di ingresso, elaborerà il proprio piano di intervento didattico-educativo, tenendo conto delle Indicazioni Ministeriali e di quelle contenute nel PTOF, elaborando un curriculum in cui siano presenti momenti di interdisciplinarità e multidisciplinarità per recuperare l’unità del sapere ed evitare settorializzazioni eccessive.

I piani delle singole discipline si svilupperanno lungo gli assi seguenti:

  • Competenza: conosco e imparo a fare;
  • Comunicazione: capisco e mi faccio capire;
  • Conoscenza: organizzo ed integro ciò che so;
  • Metacognizione: imparo a pensare e ad imparare;
  • Collaborazione: vivo ed opero con gli altri;

rispetteranno i criteri di Essenzialità – Progressione – Gradualità – Linguaggi plurimi. Possono essere organizzati anche percorsi monografici.


Obiettivi disciplinari

  • Acquisizione di una formazione culturale equilibrata nei due versanti linguistico-storico-filosofico e scientifico;
  • padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa in vari contesti;
  • conoscenza di una lingua straniera, di strutture, di modalità e competenze comunicative corrispondenti almeno al livello B2 del QCER;
  • comprensione dei nodi fondamentali dello sviluppo del pensiero, anche in una dimensione storica, e i nessi tra i metodi di conoscenza propri della matematica e delle scienze sperimentali e quelli propri dell’indagine di tipo umanistico;
  • capacità di cogliere i rapporti tra il pensiero scientifico e la riflessione filosofica;
  • avere consapevolezza della validità storica, sociale e funzionale della lingua;
  • saper confrontare ed analizzare testi, rintracciando tutti gli elementi ed i riferimenti utili per la contestualizzazione storico-socio-culturale;
  • comprensione delle strutture portanti dei procedimenti argomentativi e dimostrativi della matematica, anche attraverso la padronanza del linguaggio logico-formale; usarle in particolare nell’individuare e risolvere problemi di varia natura;
  • capacità di utilizzare strumenti di calcolo e di rappresentazione per la modellizzazione e la risoluzione di problemi;
  • acquisizione di una conoscenza sicura dei contenuti fondamentali delle scienze fisiche e naturali (chimica, biologia, scienze della terra, astronomia) e, anche attraverso l’utilizzo sistematico del laboratorio, una padronanza dei linguaggi specifici e dei metodi di indagine propri delle scienze sperimentali;
  • consapevolezza delle ragioni che hanno prodotto lo sviluppo scientifico e tecnologico nel tempo, in relazione ai bisogni e alle domande di conoscenza dei diversi contesti, con attenzione critica alle dimensioni tecnico-applicative ed etiche delle conquiste scientifiche, in particolare quelle più recenti;
  • capacità di cogliere la potenzialità delle applicazioni dei risultati scientifici nella vita quotidiana;
  • conoscenza dei concetti, principi e teorie scientifiche anche attraverso esemplificazioni operative di laboratorio;
  • capacità di analizzare le strutture logiche coinvolte ed i modelli utilizzati nella ricerca scientifica;
  • comprensione del ruolo della tecnologia come mediazione fra scienza e vita quotidiana;
  • capacità di utilizzare gli strumenti informatici in relazione all’analisi dei dati e alla modellizzazione di specifici problemi scientifici e individuare la funzione dell’informatica nello sviluppo scientifico.

Modalità ed organizzazione con cui si garantisce il perseguimento degli obiettivi

La programmazione didattica elaborata da ogni docente (allegato 1) progetta i percorsi formativi correlati agli obiettivi delle Indicazioni Ministeriali e alle finalità d’Istituto: risponde ai criteri di uniformità rapportati alla realtà fisiognomica di ciascuna classe e formulata secondo diverse scansioni.

I Consigli di Classe predispongono la programmazione di classe (allegato 2) ad inizio anno scolastico e concordano le linee programmatiche dell’azione didattico-educativa per tutto l’anno, precisando gli interventi disciplinari e multidisciplinari che si intendono realizzare. A fine anno scolastico, ogni docente compilerà, nell’ottica della rendicontazione prevista dalla legge, una relazione finale in cui indicherà l’iter didattico educativo predisposto per la classe, i metodi e le strategie utilizzate per il raggiungimento degli obiettivi fissati e i risultati conseguiti, secondo la scheda predisposta (allegato 3).


Verifiche e valutazioni

Le verifiche sono momenti imprescindibili di qualsiasi azione programmatica. Capire come è stata o non è stata raggiunta la meta prevista è l’obiettivo prioritario per progredire consapevolmente e migliorare l’offerta formativa. Pertanto esse sono un momento dell’attività educativa che ha valore nei due sensi, per misurare l’efficacia dell’azione didattica devono essere varie in riferimento ai contenuti svolti, sia scritte che orali e grafiche, condivise con gli alunni in modo che essi non le vivano come un angoscioso rito punitivo, ma rappresentino un sereno accertamento di conoscenze, capacità e competenze maturate. Tra i vari tipi di verifiche non manchino questionari e test che preparino i discenti ad un tipo di valutazione oggi sempre più in auge in concorsi e selezioni. Resta insostituibile il lavoro domestico che va programmato di concerto tra i docenti onde evitare un fastidioso sovraccarico.

La valutazione è il momento della valorizzazione dei progressi di ogni alunno. Dal confronto tra le situazioni iniziale e finale è possibile individuare la progressione positiva o negativa del processo di educazione e formazione dell’allievo. Essa, pertanto, ha un senso se concepita in maniera assommativa e comprensiva di un discorso totale sulla personalità del discente e tenga in considerazione quanto segue:

  • atteggiamento dell’alunno nel percorso didattico-educativo inteso come interesse, impegno e partecipazione;
  • progressi nell’apprendimento in termini di conoscenze, capacità e abilità acquisite, competenze maturate rispetto ai dati di partenza.

I dati delle valutazioni intermedie serviranno a progettare interventi di potenziamento, consolidamento, recupero e approfondimento individuali o per gruppi di allievi.

Gli strumenti di rilevazione per tenere sotto controllo i processi educativi predisposti variano in riferimento ai contenuti e ai contesti, ma vengono elaborati, condivisi e vagliati dagli organi competenti (Collegio dei docenti e Consigli di classe).

Bisogna comunque tener conto che la competenza, in quanto “sapere agito” non esiste di per sé stessa, ma esiste la persona che mobilita saperi, abilità e capacità personali di fronte a problemi da risolvere e situazioni concrete da gestire. Pertanto le “evidenze” (performance-agite) testimoniano il possesso della competenza da parte dell’allievo che saranno valutate in maniera univoca, seguendo la griglia di valutazione (allegato 4 B). Finalità, metodi e contenuti costituiscono un insieme inscindibile, ma estremamente flessibile poiché perno significativo di un progetto sottoposto a costanti verifiche e aggiustamenti perché sia sempre attuabile e rispondente alle esigenze formative di ogni classe.


Rapporti scuola famiglia

Un cammino comune tra chi educa e chi viene educato è la garanzia per poter realizzare una concreta comunità educante. Una scuola in cui insieme si impara a compiere il viaggio fondamentale nella profondità di se stessi per l’apertura agli altri. A tal fine la scuola propone un “Patto educativo di corresponsabilità” per condividere con le famiglie regole e comportamenti per il profilo formativo. Il documento declina i contenuti del regolamento d’Istituto con gli aspetti educativi specifici e nell’ottica di una piena alleanza educativa, mediante la quale si chiede ai genitori di condividere i traguardi educativi e didattici proposti dalla scuola e di collaborare alla loro realizzazione.