I nostri alunni raccontano l’esperienza di #ioleggoperché

Il nostro #Ioleggoperchè, Silvia De Matteo VB

Anche quest’anno il nostro Istituto ha partecipato all’iniziativa #Ioleggoperché, la più grande iniziativa nazionale di promozione della lettura. Quest’ultima consiste in una grande raccolta di libri a sostegno delle biblioteche scolastiche nazionali. Si tratta di un gemellaggio con le librerie locali, grazie al quale le persone possono donare libri alla scuola per ampliare la biblioteca.

Molti, a causa dei social network e della tecnologia, hanno perso l’abitudine della lettura ed ogni contatto con un libro vero e proprio, tralasciando l’importanza di quest’ultimi. Leggere aiuta a sviluppare le abilità del linguaggio e ad ampliare il proprio vocabolario; leggere libera la mente e trasmette emozioni che un telefono certamente non può dare.

Noi ragazze della VB, insieme ad altri alunni della IVE, IIIB e VA del “Liceo Scientifico Nino Cortese”, abbiamo deciso di partecipare in modo particolarmente attivo a tale iniziativa, poiché un progetto che incentivi la lettura lo riteniamo molto importante. Accordandoci con le altre classi, ci siamo recate presso le librerie gemellate, dove abbiamo ricevuto dei gadget, quali cappelli, magliette, e segnalibri, per poi andare in giro per il paese al fine di diffondere l’iniziativa ai passanti, spiegando lo scopo di questo progetto e sensibilizzando a donare un libro alla nostra scuola. I risultati raggiunti sono stati soddisfacenti e, nel nostro piccolo, abbiamo contribuito ad incentivare a divulgare il messaggio di #Ioleggoperché.

Il nostro #Ioleggoperchè, Lucia Perrotta IVE

Per il sesto anno consecutivo l’Associazione Italiana Editori (AIE), insieme al sostegno del ministero della Cultura, è riuscita a realizzare il progetto: “Io leggo perché” coinvolgendo 20.388 scuole italiane. Ritengo incredibile come nel giro di soli cinque anni questa iniziativa sia stata in grado di portare nelle biblioteche scolastiche 1 milione e 400 mila nuovi libri.

Noi, come scuola, abbiamo avuto la possibilità di aderire a questo progetto che, oltre ad aver contribuito ad ampliare la nostra biblioteca scolastica, ha anche contribuito ad aiutare noi adolescenti a ritornare alla realtà e a migliorare il nostro rapporto con la fantasia e con gli altri. Durante il lockdown questi aspetti delle nostre vite hanno perso di valore e sono stati messi da parte; in quel periodo, a causa dello stress dovuto alla terribile situazione passata, siamo stati tutti un po’ più cinici e sconnessi dagli aspetti positivi della vita e, detto in tutta onestà, un adolescente non dovrebbe mai arrivare a confrontarsi con tali situazioni, che lo privano del proprio motore creativo portandolo così ad uno stato di apatia e isolamento. Proprio questa condizione precaria ci ha portato via un po’ della nostra fantasia (una parte di noi) del nostro mondo; questo progetto ci ha aiutati ad avvicinarci ai libri e alla realtà che celano, che talvolta ci sembra utopica. Finalmente stiamo per riprenderci quel pezzo di vita che c’era stato portato via.

Anche il Liceo Scientifico Nino Cortese, come è già stato detto in precedenza, ha aderito a questa iniziativa. La sua organizzazione è stata interamente affidata a noi alunni, che abbiamo avuto la possibilità di collaborare con i ragazzi delle altre classi, favorendo così quei rapporti interpersonali che sono stati persi a causa del lungo periodo di chiusura generale. Ogni scuola è stata gemellata a una o più librerie; nel nostro caso, quattro sono le librerie con le quali la nostra scuola ha collaborato e, grazie alla loro disponibilità, è stato possibile sviluppare il progetto “Io leggo perché”. Non bisogna però dimenticare che il compito principale è stato svolto dagli alunni, i quali nella settimana dal 20 al 28 novembre si sono prestati a promuovere tale iniziativa, mostrando un forte interesse e disponibilità. Pur non avendo raggiunto un numero elevato di libri donati, siamo contenti per aver contribuito ad arricchire la biblioteca scolastica dando così la possibilità ad un maggior numero di ragazzi di poter leggere i più grandi classici. Perché alla fine leggere è un po’ come amare, serve costanza e passione, quella stessa passione che ci permette di creare uno stato di armonia tra noi e quelle semplici parole che a prima vista ci sembrano un po’ messe a caso, ma che in quella stessa confusione nascondono una realtà nuova che ci permette di stare bene, tanto bene.

“Trovare il libro giusto è come trovare il giusto partner che non ci completa ma da un senso alla nostra completezza”.

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